sabato 12 ottobre 2024

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L'istituto Tecnico Industriale Statale di Treviso - in origine sezione staccata dell’Istituto Tecnico "A.Pacinotti" di Mestre- aveva sede a Lancenigo. Quando divenne autonomo, fu intitolato ad Enrico Fermi. Consentiva di acquisire i diplomi di perito meccanico, elettrotecnico e chimico. Benché si avvertisse inizialmente una certa carenza di strumentazioni e laboratori, l’istituto crebbe velocemente dato che le specializzazioni rispondevano ai bisogni del territorio, tanto che, primi anni ’70, fu richiesta ed ottenuta una nuova specializzazione: l’elettronica.

L'espansione rese necessaria la costruzione di un nuovo plesso, situato in via S. Pelajo, dove trovarono posto la presidenza, gli uffici amministrativi e tecnici, il biennio (con i relativi laboratori), le specializzazioni di meccanica e chimica, la palestra e l’Aula Magna (tutt'oggi una delle più ampie e funzionali sale pubbliche di Treviso). A Lancenigo rimasero i corsi di elettrotecnica e elettronica industriale (per quest'ultima anche serali), con relativi laboratori. In teoria, queste specializzazioni avrebbero dovuto ricongiungersi alla sede centrale, perché le strutture di Lancenigo avrebbero dovuto ospitare gli studenti del contiguo Centro di Formazione Professionale della Provincia.

Nel frattempo, però, la scolarizzazione di massa aveva spinto la Provincia ad utilizzare l'area contigua al plesso di S. Pelajo per sdoppiare l' Istituto Tecnico Commerciale, sottraendo spazio al "Fermi": così le due specializzazioni rimasero a Lancenigo. Di lì a poco maturò la necessità di separarsi dalla sede centrale per disporre dell'autonomia necessaria ad acquisire laboratori più moderni e per far fronte al numero crescente delle iscrizioni. Nel ’78, l’attuale preside, il prof. Migotto, ottenne l'indipendenza del nuovo istituto, che fu intitolato al fisico Max Planck, dopo che furono scartate altre proposte: Ettore Maiorana, Albert Einstein, Antonio Gramsci, Aldo Moro.

ll neonato istituto mancava del biennio, perché privo dei laboratori di chimica e fisica, che furono allestiti nel corso dei quattro anni successivi, assieme all'aula audiovisivi, alla biblioteca, al laboratorio di elettronica generale.Negli anni successivi, in seguito all'inserimento, pionieristico, dell'informatica nella didattica delle materie tecnico-scientifiche, si giunse ad allestire l'aula di informatica: la prima, nella provincia, ad avere il collegamento in rete per consentire al docente di intervenire dalla console alle periferiche. Negli anni '80, come naturale sbocco di queste sperimentazioni, fu avviato il Piano Nazionale di Informatica, che ha contribuito al rinnovamento della didattica di tutte le materie, specialmente al biennio.

D'altro canto, al posto della specializzazione Elettronica Industriale veniva istituita, più di recente, Elettronica e Telecomunicazioni, caratterizzata da nuove materie, al finedi seguire i rapidi sviluppi del settore, e protesa allo studio della componentistica e delle sue applicazioni nel campo dei controlli e dei servomeccanismi.

Contemporaneamente l'istituto lavorava nella direzione dell'automazione, in un fecondo rapporto con la realtà territoriale. Si intensificarono i contatti con la Camera di Commercio, con le associazioni degli imprenditori e, in particolare, con Treviso Tecnologia, azienda che si occupa di innovazione tecnologica. Per effetto di queste collaborazioni e delle sollecitazioni del mondo del lavoro, si veniva sviluppando anche il settore della saldatura, che portava all'acquisto del Robot COMAU ( della serie SMART 10 ): interfacciato con una saldatrice, esso consentiva di simulare un reparto di produzione automatizzato.

I rapporti con le industrie e le associazioni industriali e artigiane si sono fatti così stabili e proficui. In particolare, dalla collaborazione con Unindustria e Treviso Tecnologia, è sorto un nuovo polo tecnologico:"Planck Tecnologie Speciali". Si tratta di un servizio a disposizione delle aziende per la ricerca e/o lo sviluppo di particolari tecnologie elettroniche ed automatiche. Il laboratorio di EMC(Electromagnetic Compatibility), inaugurato nel dicembre 1998, è in grado di fornire alle aziende le certificazioni di compatibilità elettromagnetica (solo l'Università di Udine poteva farlo, prima), senza le quali non sarebbe possibile l'immissione dei prodotti nel mercato in base alle norme CEE.

Infine, molto recentemente, il Planck è stato autorizzato dal MPI ad istituire l'IFTS (Istituto di Formazione Tecnica Superiore), che dà la possibilità agli studenti diplomati, di questa e di altre scuole, di frequentare dei corsi di specializzazione tecnica superiore, articolati in piani di studi di uno, due o tre semestri, i cui esami possono essere riconosciuti anche dalle Università.

Emerge da tutto ciò il grande dinamismo del Planck, congiunto alla notevole apertura verso le novità tecnologiche e le esigenze della formazione e del mercato del lavoro.

Dall'anno 2001/2002 all' I.T.I.S. Planck inizia anche il corso di informatica, che tutt'ora si svolge nei laboratori di INF1, INF2, INF3, INF4, INF5 e INDUSTRIA 4.0
I laboratori informatici sono attrezzati con 30 computer per aula (1 computer per la cattedra, e 28 per gli studenti), tutti in dual-boot, con sistema operativo GNU/Linux ubuntu e Windows.

Successivamente nasce anche il liceo scientifico delle scienze applicate, un percorso di cinque anni che mescola materie strettamente caratterizzanti e tipiche dei licei a quelle del normale ITI, quali informatica e sistemi e reti, fornendo alla fine del percorso scolastico una preparazione completa per afffrontare qualsiasi sbocco universitario, da quello umanistico a quello tecnologico.